Da sempre propensa a dire la sua questa volta Selvaggia Lucarelli sceglie il silenzio. Non ha voluto parlare della polemica da lei innescata sulla fondazione Doppia difesa di Michelle Hunziker e dell’avvocato Giulia Bongiorno.


E pensare che è stata lei stessa a denunciare a gran voce la latitanza dell’associazione, tanto da essere querelata dalle dirette interessate.

Ma ricapitoliamo, per chi non avesse assistito a questa “social media diatriba” partita da un articolo della Lucarelli su Il fatto quotidiano. “Prova a chiamare l’associazione e vedi se qualcuno ti risponde. Ho un’amica che aveva bisogno di aiuto, ma non è mai riuscita a contattare nessuno”. Inizia con questa segnalazione l’indagine della giornalista che, calata nei panni di una donna “senza difesa”, ha provato a contattare, a sua detta a vuoto, numeri e indirizzi email riportati sul sito di Doppia Difesa. Nessuna risposta, nessuna assistenza. La Lucarelli afferma anche di aver chiesto ad un avvocato che lavora per l’associazione se avesse mai fornito assistenza legale a qualche donna in difficoltà, ricevendo risposte ambigue e non i dati promessi. Insomma “molto fumo e poco arrosto” a detta della pungente giornalista che vede “troppi spot e poca concretezza” nel lavoro svolto dalle due fondatrici, che potrebbero “pagare due segretarie”.

E la controparte in questione? Non è mancata una pronta (e doppia, per l’appunto) difesa. La Bongiorno e la Hunziker hanno pubblicato lo stesso post sui rispettivi profili social: “L’attacco sulle pagine de Il fatto quotidiano è gravissimo perché fornisce informazioni false che potrebbero scoraggiare altre vittime di violenza dal rivolgersi alla nostra fondazione. Abbiamo pertanto deciso di presentare querela e porteremo come testimoni tutte le donne che abbiamo aiutato”.


Non è finita, ovviamente. La Hunziker, incalzata dalla selvaggia scrittrice ha pubblicato le donazioni fatte personalmente finora.

Nel frattempo la Lucarelli ha pubblicato un nuovo post sulla questione in cui tira in ballo persino Miriana Trevisan che, una volta denunciata da Tornatore che l’avrebbe molestata, “si era rivolta a Doppia Difesa ed è stata rimbalzata per questioni che hanno a che fare con lo statuto dell’associazione”.

Querela, questa conosciuta per Selvaggia Lucarelli, provocatoria e dissacrante fin dalla sua presentazione sui social. “J’aime la querelle”, io amo litigare. E allora perché non rispondere alle nostre domande? E perché rendere nota la questione proprio in questo momento politico, con la Bongiorno recentemente candidata con la Lega? Chissà.
E pensare che in merito a chi scrive dietro uno schermo e non parla a quattr’occhi la Lucarelli afferma che “Il computer è uno schermo tra noi e la realtà, una volta a casa siamo in una zona franca in cui vale tutto”.